Il PLISS 2010-2012 della Municipalità 5 Arenella Vomero

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Una lotta che ci riguarda da vicino

Una lotta che ci riguarda da vicino
occupato il Maschio Angioino dagli operatori socioassistenziali

giovedì 7 maggio 2009

La condizione di fragilità derivante dalla malattia

La condizione di fragilità derivante dalla malattia

Le funzioni di cura vengono garantite dalla rete dei “medici di famiglia”, dall’articolazione dei servizi offerti dal Distretto 47 della ASL NA1 (allegheremo mappa) e dalla presenza, sul territorio della Municipalità, dei principali presidi ospedalieri cittadini.

I tassi di ospedalizzazione dei cittadini residenti nella Municipalità 5, anche per le fasce d’età più avanzate, sono tra i più bassi della città di Napoli.

Con qualche approssimazione si può convenire sul fatto che la rete istituzionale riesca a garantire prestazioni accettabili o quanto meno tali da non proporre chiavi di lettura emergenziali.

Tra la Municipalità 5 ed il Distretto Sanitario 47 vanno rafforzati gli investimenti finalizzati alla programmazione integrata ricorrendo alle leve della formazione, della valorizzazione delle “prassi” di rete, della comunicazione.

Di particolare suggestione, inoltre, e ben aderente al profilo della cittadinanza della Municipalità, è il riferimento alle reti di solidarietà e di supporto sociale esistenti, di natura familiare, di vicinato e di comunità che si intendono approfondire e valorizzare.

E’ su quest’ultima sfera che possono insistere con particolare efficacia la rete territoriale delle parrocchie e più in generale le Associazioni del volontariato che operano, anche solo su specifiche tematiche, sul territorio.

L’attenzione verso le forme di discriminazione che colpiscono le persone ammalate potrà essere sviluppata superando il “modello medico”, con specifiche iniziative a vantaggio dei cittadini anziani e non autosufficienti, dei bambini ospedalizzati, dei cittadini diversamente abili, puntando ad un’effettiva pari opportunità che superi ogni forma di discriminazione e di “violazione dei diritti umani”.

- anziani
lo specifico documento relativo agli anziani riporta numerosi spunti in merito alla condizione degli anziani ammalati, al grado di cronicità di alcune malattie, ai limiti che essa pone all’autosufficienza degli stessi, soprattutto quando si trovano a vivere da soli. Inoltre, in quella sede sono state affrontate le problematiche relative ad alcune malattie invalidanti ed all’area delle malattie che generano la c.d. “demenza senile”.

- bambini ed adolescenti
Il territorio della Municipalità 5 Arenella Vomero ospita l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono/Pausilipon, unico centro pediatrico di riferimento per l’utenza cittadina, periferica, regionale ed interregionale per l’intero Mezzogiorno. Inoltre, presso l’Ospedale Cardarelli sono ubicati vari reparti di pediatria, anch’essi di rilievo regionale.
Il Santobono, con il Pronto Soccorso, le Unità Intensive e di Emergenza - Urgenza, è ubicato a pochi metri dalle stazioni della Metropolitana e dalle uscite della Tangenziale; questa condizione facilita la raggiungibilità al presidio sia per i cittadini napoletani che per gli utenti di provenienza extraurbana e regionale. La sua capacità ricettiva è stata rilevata, per gli ingressi di ricovero a vario titolo e per utenti di età compresa tra 0 e 16 anni, in numero di 34.732 dimessi in un anno, con una degenza media di 3,6 giorni di permanenza ospedaliera. ( dati rilevati dall’ Arsan settore C.R.E.D.: Centre for research on the Epidemiology of disaster nell’anno2004)
Di particolare rilievo risulta l’esperienza della scuola in ospedale, (un passaggio rispetto al soggetto responsabile – Vanvitelli – ed alla sua articolazione) ma possono essere sviluppate altre esperienze pilota per garantire il recupero scolastico per bambini lungodegenti, anche ricorrendo a forme di interventi domiciliari ed avvalendosi delle risorse del territorio descritte nel capitolo relativo alla “comunità educante” del PLISS.

Inoltre, nell’ambito ospedaliero interagiscono la più importante organizzazione di volontariato ABIO e, negli ultimi anni, si è consolidata l’esperienza di “comico terapia” promossa dall’Associazione di volontariato “ridi che ti passa”.

Di seguito sono riportate due sintetiche schede – intervento relative alle attività sviluppate.

1) SCHEDA ABIO

2) La gelotologia (più comunemente nota come comico terapia) è la disciplina che studia la relazione tra il fenomeno del ridere e la salute.
Questa nuova modalità di prevenzione e terapia, ampiamente diffusa, ormai, anche il Italia, prende le mosse dai più recenti studi di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) e tende a ricercare, sperimentare ed applicare modalità relazionali che, coinvolgendo positivamente l’emotività della persona, attraverso complessi meccanismi neuro-endocrini, ne migliorino l’equilibrio immunitario da un lato, e le abilità psico-relazionali dall’altro.
Nell’ambito di una comunità, come ad esempio un ospedale, un centro diurno, una scuola, una qualsiasi comunità ospitante, l’approccio gelotologico incide anche e profondamente sulle aspettative, sulle motivazioni e sui vissuti dei degenti/utenti e del personale ed è così in grado di migliorare l’efficienza complessiva della struttura ed umanizzare la comunità.
Gli studi scientifici condotti nell’ambito della P.N.E.I. ci dimostrano che i bambini ma anche e gli adulti ospedalizzati che usufruiscono di un adeguato supporto ludico e comicoterapico producono più facilmente mediatori chimici endogeni (endorfina, serotonina ecc.); l’attivazione spontanea di questi importanti agenti ha un effetto immediato: la muscolatura si rilassa, diminuisce l’intensità del dolore e si potenziano naturalmente le difese immunitarie. Questo approccio scientifico ci consente di valutare con maggiore esattezza l’efficacia salutare delle emozioni positive e del ridere.Inoltre, lo studio delle emozioni, la definizione delle aree cerebrali interessate e la loro connessione con il sistema dello stress e quindi con l’immunità, sta fornendo la base scientifica per chiudere, definitivamente, la storica separazione, contrapposizione, tra la mente e il corpo.

Area salute mentale

Gli utenti della città di Napoli ufficialmente in carico nell'anno 2005 sono stati 21.646 di cui 17.720 già in trattamento prima del 2005 e 3.926 nuovi utenti su un bacino d'utenza di 1.004.500 abitanti. Quelli in carico della Municipalità 5 sono, in numero indice, tra i più esigui della città.

Le classi d'età presentano una omogeneità di distribuzione nelle Municipalità evidenziando un addensamento significativo nella fascia d'età compresa tra i 50 e i 64 anni seguita da quella 30 - 39 che è ben rappresentata nelle Municipalità 5.

La maggior parte degli utenti delle Unità Operative risulta essere coniugato o celibe/nubile, rispettivamente con il 47% e il 34%. Nella Municipalità 5 risulta essere più rilevante della media cittadina la categoria dei separati e divorziati (25 %).

Titolo di studio e condizione lavorativa sono in linea con il profilo di comunità generale.

Gli utenti per la gran parte vivono in famiglia ( 74,8% nella famiglia acquisita e il 18,0% in quella d’origine) il 6,8% degli utenti vivono da soli ed è praticamente irrilevante il dato relativo a soggetti istituzionalizzati.

Gli elementi descrittivi del contesto sollecitano interventi mirati, prevalentemente, al sostegno alle famiglie (già richiamato in altre elaborazioni ed in particolare nel documento riferito agli anziani) ed alla possibilità di garantire agli ammalati di mente, e nei limiti del possibile, di continuare ad abitare nel proprio contesto abitativo familiare.

Una problematica in questa sede solo accennata ma che dovrà essere motivo di uno specifico progetto, anche sperimentale, riguarda la possibilità di agevolare l’accesso ad opportunità formative e lavorative.

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