Egr. Sindaco di Napoli Onorevole Rosa Russo Jervolino
Egr. Assessore alle Politiche Sociali Dott. Giulio Riccio
Egr. Assessore al Bilancio Dott. Michele Saggese
Da oltre dieci anni è attivo nei quartieri di Napoli il progetto di ludoteche territoriali “Città in Gioco”, finanziato da questo spettabile Comune, che accoglie minori compresi in una fascia d’età dai 5 ai 12 anni, provenienti da famiglie disagiate e/o a rischio. Attualmente sono operative 20 ludoteche territoriali, per un totale di 90 operatori sociali impegnati professionalmente, che accolgono circa 1500 minori nelle diverse attività.
La “Città in Gioco”, come altri fondamentali progetti rivolti ai minori a rischio, quali i laboratori per l’ Educativa Territoriale, il Tutoraggio, l’Adozione Sociale, Ragazzi in Città, ecc., in questi anni sono stati realizzati grazie alla dedizione di centinaia di educatori, che in questi progetti sono cresciuti e che hanno contribuito in modo determinante a far crescere.
Ma l’esperienza di questi progetti, nel lungo corso di una stagione politica e amministrativa durata circa un quindicennio, ha significato molto altro. Ha permesso il radicamento nel territorio di presidi democratici, quali fondamentali luoghi di contrasto al degrado economico e sociale, che tanto affligge vaste aree della nostra città. Abbiamo così diffuso pratiche e culture fondate sulla solidarietà, sulla cittadinanza attiva e la partecipazione, proponendo un diverso modo di intendere la convivenza civile. Abbiamo testimoniato la possibilità di vivere lottando per i propri Diritti, che è cosa ben diversa dal chiedere e ricevere Favori. Queste sono state le direttrici del nostro agire quotidiano, il sogno di quella grande speranza di cambiamento della nostra terra che tanto visceralmente ha coinvolto migliaia e migliaia di napoletani.
Ma la storia ha preso purtroppo una piega ben diversa dalle nostre speranze, a dispetto dei nostri stessi sforzi.
In questi anni abbiamo conosciuto le terribili condizioni e i mille ricatti della precarietà lavorativa, la difficoltà di condurre, come lavoratori, una vita dignitosa. Abbiamo visto trasformarsi le nostre cooperative e le nostre associazioni, da luoghi deputati alla sperimentazione di una nuova dimensione orizzontale e partecipata del lavoro, a luoghi oppressi dalla cronica dipendenza dalle banche, a causa degli infiniti ritardi dei pagamenti erogati dal Comune.
Ci pare che la politica cittadina, ma non solo quella cittadina, sia stata la prima ad abdicare di fronte alle speranze e alla volontà di cambiare Napoli, di renderla il luogo simbolo della sperimentazione di una società diversa, solidale e partecipata.
Il segno più evidente di questa resa sono i due anni di ritardo nei pagamenti delle fatture agli enti che gestiscono i progetti per i minori e le famiglie. A dicembre 2010 il debito contratto dal Comune, solo per i progetti rivolti ai minori e senza considerare le case famiglia e i semi convitti, ammonterà a circa 12 milioni di euro.
Se non ci saranno serie novità riguardo ai pagamenti, questo condurrà una parte importante del Terzo Settore al fallimento e alla disoccupazione centinaia di lavoratori, segnando così un nuovo punto di non ritorno verso la disillusione, la disgregazione sociale e la sconfitta politica.
In quanto enti e lavoratori della “Città in Gioco” noi non ci arrendiamo, non intendiamo ancora cedere il passo alla disillusione, alla rassegnazione e alla sconfitta!
Mercoledì 28 aprile, nello spiazzo antistante Palazzo S. Giacomo, dalle ore 15,00 alle ore 18,30, con i mezzi propri della nostra cultura, che sono il gioco, la condivisione e la partecipazione, organizzeremo una grande iniziativa di gioco e di lavoro, con i bambini e le famiglie della “Città in Gioco”, per testimoniare l’importanza del nostro percorso e rivendicare il diritto a credere e a lavorare ancora per il cambiamento della nostra città.
Per questo chiediamo con forza un incontro con questa Amministrazione, con il Sindaco, l’Assessore alle Politiche Sociali e l’Assessore al Bilancio, per discutere con loro:
· di un realistico piano di rientro dei debiti contratti dal Comune nei confronti dei nostri enti;
· della possibilità di istituire un vincolo di pagamento sui fondi per le Politiche Sociali trasferiti al Comune;
· della credibilità del processo di accreditamento e stabilizzazione dei servizi, nell’attuale situazione debitoria del Comune di Napoli.
Forse non è ancora troppo tardi per cambiare il corso di questa storia e per questo attendiamo con fiducia la convocazione per un incontro.
Napoli, 19/04/2010
Coordinamento degli Enti e dei Lavoratori della “Città in Gioco”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)

Nessun commento:
Posta un commento